Soldati Nato talmente sbronzi da non riuscire a rispondere alla chiamata del comandante, alcool servito in quantità nei bar e coffee shop del campo base in Afghanistan, party che durano fino all’alba e uomini di guardia ai cancelli trovati ubriachi al lavoro.
Per contrastare il trend delle truppe in servizio con qualche bicchiere di troppo nello stomaco, Stanley McChrystal, capo della missione internazionale in Afghanistan, ha vietato la vendita di alcolici al quartiere generale Nato.
“Troppi uomini hanno fatto baldorie e non hanno la testa al posto giusto per affrontare i compiti delicati per cui sono stati mandati qui”, ha detto furibondo McChrystal nel suo ultimo rapporto giornaliero.
Dopo che 125 persone (di cui vari civili) sono state uccise nei primi giorni di settembre da un raid di aerei Nato, il generale McChrystal doveva riprendere in mano alla svelta la situazione. Quando ha cercato – rivela il quotidiano TheTimes – di mettersi in contatto con i suoi subalterni per capire che era successo e ha scoperto che molti di loro erano ubriachi o piegati dai postumi di una sbronza, il generale non ci ha più visto e nel giro di pochi giorni ha fatto scattare il divieto.
L'alleanza atlantica ha avviato una commissione d’inchiesta per chiarire fatti e responsabilità del bombardamento dei giorni scorsi, messo sotto accusa dal presidente afgano Hamid Karzai. Fonti militari riferiscono che McChrystal aveva i nervi a fior di pelle perché “non riusciva a controllare gli uomini che gli servivano per colpa di stanchezza e distrazione dovuta a party durati tutta la notte”.
I soldati americani sono sottoposti a uno dei più restrittivi codici etici dei 42 stati dell’alleanza e i militari inglesi possono bere solo con un permesso speciale. Le altre truppe inviate si regolano in base a linee guida sul consumo di alcolici diverse a seconda del paese di provenienza.
Birra e vino esentasse sono serviti nei sette pub del quartiere generale, compreso una sorta di bar sport per tifosi fornito di schermi ultrapiatti, biliardi e gadget calcistici.
“Il giovedì sera facciamo feste che vanno avanti fino a tardi. La regola dovrebbe essere due lattine di birra al massimo, ma nessuno la rispetta”, ha ammesso un soldato.
Alcuni militari macedoni sono stati rispediti a casa quest’anno perché trovati ubriachi mentre sorvegliavano i cancelli posteriori del quartier generale. Il problema è diventato talmente spinoso che la polizia militare ha iniziato a fare l’etilometro ad automobilisti e pedoni intorno alla base.
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