FOREVER YOUNG

Brain Activity


Non è vero che trascorrere tempo sul web è da debosciati. Secondo uno studio pubblicato qualche giorno fa negli Stati Uniti le persone avanti con gli anni che dedicano una fetta della propria giornata a girovagare nei meandri della Rete mantengono lucidità e rallentano l’invecchiamento della mente.

La notizia arriva dall’università della California, dove un gruppo di ricercatori del Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior ha scoperto che gli adulti che amano “surfing the internet” (navigare sul web) tendono a migliorare le funzioni cerebrali dopo pochi giorni.

“Abbiamo preso - ha svelato Gary Small, uno degli autori dello studio - un campione di persone dai 55 ai 78 anni che non hanno molta dimestichezza con Internet. Abbiamo notato che dopo appena una settimana di uso del web hanno sviluppato un’intensa attività in alcune zone del cervello, in particolare nelle aree che fanno prendere le decisioni. La spiegazione è semplice: quando facciamo ricerche in Rete, prendiamo velocemente un sacco di decisioni”.

La tesi di Small ha trovato sostegno in Florida. “L’analisi conferma l’importanza dell’uso di internet anche per le persone anziane”, ha detto Paul Sanberg, direttore del Center of Excellence for Aging and Brain Repair dell’università di Tampa.

Lo studio californiano, spiegano gli esperti, non fa altro che adattare al mondo di oggi il concetto di “use it or lose it” (o lo usi o lo perdi) riferito al cervello.

“Anni fa - ha raccontato Richard Lipton, professore dell’Albert Einstein Medicine College di New York - abbiamo scoperto che le persone abituate a tenere allenata la mente con attività come fare puzzle o cruciverba, scrivere, leggere o giocare a scacchi, riescono a farla funzionare in modo più brillante e a invecchiare più lentamente”.

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