Amico di Auschwitz. Il museo del più conosciuto campo di concentramento aperto dalla Germania nazista lancia un profilo su Facebook e punta a raggiungere le nuove generazioni, invitandole a discutere e a lasciare commenti sull’Olocausto.
Da qualche giorno sul social network è apparso il gruppo dedicato al museo di Auschwitz. Gli utenti potranno dare un occhiata al profilo Facebook del lager polacco per dire la loro sull’argomento e imparare qualcosa in più sulla storia del campo di concentramento, dove tra il 1940 e il 1945 furono uccisi oltre un milione di ebrei.
Nei 5 anni di vita del social network centinaia di utenti hanno creato gruppi dedicati ad Auschwitz, ma nessuno di questi è riferibile al museo in Polonia. Ora che l’organizzazione dietro al lager è scesa in campo sul web, sarà possibile seguire dibattiti e approfondimenti cercando il profilo “ufficiale” con le parole chiave “Auschwitz Memorial”.
La pagina Facebook di Auschwitz è già un successo: oltre mille persone hanno deciso di seguire il gruppo al primo giorno di lancio sul social network e il numero degli iscritti sale di ora in ora. Centinaia di utenti hanno lasciato lo stesso semplice messaggio, scritto in inglese, ebraico e polacco: “Never Again” (mai più).
“Si tratta di un esperimento e devo dire che ha largamente superato le nostre aspettative”, ha raccontato all’agenzia Associated Press Pawel Sawicki, portavoce del museo. “Facebook è lo strumento che milioni di ragazzi di tutto il mondo usano per comunicare. Se vogliamo raggiungerli, dobbiamo imparare a conoscere le loro abitudini”.
Il gruppo di Auschwitz si aggiunge alle altre pagine Facebook sull’argomento. Il museo dell’Olocausto di Washington ha aperto il profilo nel 2008 e conta oltre 5.500 sostenitori. Il centro Simon Wiesenthal di Gerusalemme vanta più di 2000 iscritti su Facebook e da poco ha creato un account su Twitter.
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