TEENAGER IN GUANTANAMO

Man in a Box


Un afghano detenuto a Guantanamo da oltre sei anni, ne aveva 12 quando e' iniziata la sua prigionia, e non 16 o 17 come riporta la documentazione ufficiale, afferma il rapporto di una commissione afghana per la tutela dei diritti umani diffuso oggi anche a Washington.

Mohammed Jawad non era nemmeno adolescente quando e' stato arrestato nel 2002 dalla polizia afgana. Come molti afghani che vivono in condizioni di estrema poverta', anche Jawad non conosceva la sua esatta data di nascita, afferma il rapporto.

Jawad era accusato di aver preso parte a un attacco a Kabul in cui erano stati feriti da granate due soldati americani e il loro interprete afgano. Jawad era finito in galera in Afghanistan, per poi essere trasferito nel 2003 nel carcere militare americano di Guantanamo a Cuba.

Jawad, spiega la commissione afghana, avrebbe anche subito abusi e torture prima dalla polizia afghana e poi dalle guardie del penitenziario americano. La commissione, mentre cercava di ottenere il rilascio e il rimpatrio del ragazzo, ha chiesto alla madre quale fosse l'evento piu' importante vicino alla nascita di Jawad che ricordava.

La donna ha risposto che il ragazzo era nato sei mesi dopo la morte di suo padre: questa sarebbe avvenuta nel 1991 in una battaglia nella citta' di Khost.

Una petizione a nome di Jawad e' stata presentata questo mese alla corte Suprema afgana, da due avvocati americani, per indurre il presidente Hamid Karzai ad intervenire per il rilascio. ''Abbiamo cercato di sollevare la questione davanti al governo afghano e americano in passato, ma senza successo'', ha affermato Nader Nadery, membro della commissione.
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