THIRTY MILE ZONE

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Con lo scoop sulla morte di Michael Jackson, 'Tmz' ha anticipato colossi quali Associated Press o Cnn e ha evidenziato come il passaggio all'era digitale dell'informazione sia un fenomeno ormai consolidato.

Come e' gia' successo per altri avvenimenti importanti, milioni di persone in tutto il mondo hanno appreso la notizia della scomparsa del re del Pop grazie a un sito internet.

Tmz e' frutto di una joint venture tra una divisione della Warner Bros., Telepictures Productions, e il portale web Aol.

Tmz sta per 'Thirty mile zone', espressione che negli anni '60 indicava la fascia di di 30 miglia attorno a Los Angeles dove gli studios di Hollywood avevano istituito regole precise per girare le riprese dei film.

Lo stesso sito web aveva dato per primo notizie come l'arresto dell'attore Mel Gibson, ubriaco al volante nel 2006, o il la fine della relazione tra la cantante Britney Spears e il marito Kevin Federline. Ma non era stato ancora protagonista di uno scoop di rilevanza mondiale come la la morte improvvisa di Michael Jackson.

Tmz ieri pomeriggio riferiva: ''Una fonte ci ha rivelato che Jackson e' stato portato in ospedale a Los Angeles per un arresto cardiaco''. Poco dopo, lo scoop:''Abbiamo appena appreso che Michael Jackson e' morto. Aveva 50 anni''.

E' passata quasi un'ora prima che un mezzo di informazione tradizionale, il quotidiano californiano Los Angeles Times, confermasse la notizia.

'Tutti ci telefonavano per chiederci:'Ma ne siete sicuri?'', ha raccontato il caporedattore di Tmz.''Che domanda bizzarra. Se lo scoop non fosse stato vero, non l'avremmo pubblicato''.
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